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Chi Siamo

L'utilizzazione del gas compresso in bombole per uso autotrazione risale a metà degli anni trenta e si è sviluppato nell'immediato dopoguerra per la carenza dei prodotti petroliferi. La considerevole diffusione dei mezzi a metano aveva fatto emergere la problematica legata alla sicurezza delle bombole autorizzate.
Ciò aveva portato il Governo ad emanare una specifica legge (n°640 dell'8 luglio 1850) che, con regolamento attuativo, istituiva il "Fondo Bombole Metano" preposto ad organizzare la verifica delle condizioni di collaudo ed esercizio delle bombole di primo collaudo e ricollaudo mediante idonee strutture tecnologiche. L'esecuzione di tutte le attività tecniche e amministrative dei servizi a carico del Fondo venne affidato all'Ene Nazionale Metano (oggi Eni S.p.A.) che provvedeva ad anticipare le relative spese per poi riaddebitarle al Fondo stesso.
L'amministrazione del Fondo era stata affidata ad un apposito Comitato con compiti di indizzo e controllo, composto da rappresentanti dei Ministeri (Sviluppo Economico, Tesoro e Finanze, Trasporti), dei distributori e dei produttori di metano, dei proprietari di bombole e della società concessionaria (Eni S.p.A.).
La legge prevideva che tutti gli utenti proprietari e/o utilizzatori di bombole per gas metano fossero tenuti, per ciascuna bombola posseduta, al pagamento di un corrispettivo a copertura dei servizi prestati e dell'assicurazione delle bombole stesse in caso di sinistri derivanti dagli stessi recipienti.
Tale corrispettivo affluisce ad un Conto Corrente, istituito nell'ambito dell'Eni S.p.A., intestato alla Gestione Fondo Bombole Metano, e amministrato da un Comitato nominato dal Ministro delle Attività Produttive di concerto con il Ministro dell'Econiomia e delle Finanze.

Il Comitato Fondo Bombole Metano non è dotato di personalità giuridica, ma di autonomia patrimoniale, e quindi contabile e amministrativa, necessaria per espletamento dei compiti istituzionali (sentenza della Corte di Cassazione del 31 ottobre 1956) ed è soggetto autonomo d'imposta (Risoluzione n°10/620 del 18 giugno 1976 del Ministero delle Finanze)